LABORATORIO “TU SEI MUSICA”

locandina Tu Sei Musica

LABORATORIO “TU SEI MUSICA” proposto da Albi a quattro mani di Valentina Cavazzana e Riccardo Colombo in collaborazione con Eleonora Stazi, educatrice ed insegnante Aigam 0-6) presso Asilo Nido “Baby Club” via Muzio Scevola 105, Roma.

Durante il laboratorio leggeremo, suoneremo e danzeremo l’albo illustrato “Tu sei Musica” di Elisa Vincenzi e Ilaria Braiotta (edizioni MiMebù) ed alla fine guideremo i bimbi alla scoperta di alcuni strumenti musicali.

Sono previsti due turni:

– ore 16.00 bimbi 12 – 36 mesi con la presenza di un genitore

– ore 17.30 bimbi dai 3 ai 6 anni

Posti disponibili: 12 bambini per ciascun turno

Quote di partecipazione: 15€ ( i genitori accompagnatori non pagano) – 10€ dal secondo bambino dello stesso nucleo familiare

PER ISCRIVERTI COMPILA IL FORM

https://forms.gle/rgpmaEfBdMavkrPN9

SE CI SONO FRATELLI COMPILARE UN FORM PER CIASCUN BAMBINO

NB: riceverai una mail automatica da google con copia delle tue risposte, controlla anche casella Spam.

A proposito dell’Albo Illustrato “Tu sei Musica”

Sei pronto per il tuo primo incontro con la musica?

Mettiti comodo, apri bene le orecchie e leggi, guarda, ascolta questo albo illustrato fatto di suoni, parole e immagini.
Attraverso un QR Code potrai collegarti a una playlist YouTube composta da 12 tracce musicali che, pagina dopo pagina, ti accompagneranno durante la lettura.
Scoprirai che esistono musiche leggere come piume nella neve, mentre altre scavano nella terra come le radici di un albero. Lasciati trasportare in ambientazioni uniche, cullato da melodie sempre diverse. Perché ci sono musiche di ogni genere e ognuno può scegliere la sua. Ma soprattutto, ognuno ha una musica dentro di sé. La senti anche tu?

Un albo che accompagna i bambini in una danza fatta di note, parole e colori.

Feel First Life – Jon Hopkins.

La Bellezza Eterea della Musica che Risana

Nel vasto panorama della musica elettronica, pochi artisti hanno il potere di creare un’atmosfera eterea e trasformativa come Jon Hopkins. Il suo brano “Feel First Life” rappresenta una sublime dimostrazione di questa abilità. In questo articolo, esploreremo la bellezza eterea di questa traccia, concentrandoci sulla sua semplicità, la voce eterea del coro e la capacità di Hopkins di tradurre ispirazione in musica che risana l’anima. “Feel First Life” è una prova vivente del potere curativo della musica.

La Semplicità che Svela la Bellezza

La bellezza spesso si nasconde nella semplicità, e “Feel First Life” ne è un esempio perfetto. Jon Hopkins abbraccia la purezza della melodia e la semplicità degli arrangiamenti, creando un’esperienza sonora che accarezza l’anima. Le note delicate e i suoni eterei ci guidano attraverso un viaggio emotivo, offrendoci una pausa riflessiva dalla complessità del mondo moderno.

Jon Hopkins - Album Singularity. All'interno del quale è contenuto il brano Feel First Life

La Voce Eterea del Coro

Uno dei tratti distintivi di “Feel First Life” è la presenza del coro, che dona un elemento etereo e trascendente alla composizione. La voce umana si fonde con la musica elettronica in una sinergia magica, trasportando gli ascoltatori in un regno di sensazioni profonde. Il coro non è semplicemente un accompagnamento; è un veicolo attraverso il quale Hopkins comunica emozioni senza bisogno di parole.

Jon Hopkins

Jon Hopkins, noto per la sua abilità come DJ, produttore e compositore, dimostra con “Feel First Life” la sua grandiosa capacità di tradurre l’ispirazione umana in musica tangibile. La traccia è come un riflesso delle emozioni umane, un’ode alla resilienza e alla bellezza che può emergere anche nei momenti più bui. La sua maestria nell’incanalare queste emozioni in una composizione musicale è veramente straordinaria.

La bellezza di “Feel First Life” risiede anche nel suo potere di risanare. La musica ha il potere di toccare le parti più profonde dell’anima umana, di lenire le ferite e di sollevare lo spirito. Questa traccia è come una medicina per l’anima, una pausa dalla frenesia della vita quotidiana. Ascoltarla è un’opportunità di riconnettersi con se stessi, di trovare la pace e la tranquillità interiore.

“Feel First Life” di Jon Hopkins è una testimonianza del fatto che la musica può essere più di semplice intrattenimento; può essere un mezzo di trasformazione, un’esperienza che risana l’anima. La sua bellezza eterea, la semplicità commovente, e la capacità di Hopkins di tradurre l’ispirazione umana in musica sono elementi che lo rendono un’opera d’arte straordinaria. In un mondo sempre più caotico, “Feel First Life” ci offre un rifugio di serenità e una via per riscoprire la bellezza della vita.

Fonte wikipedia: Singularity is the fifth studio album by English electronic musician and producer Jon Hopkins, released on 4 May 2018 through Domino Records.
It was announced on 6 March 2018, with the release of the first single, “Emerald Rush”.[1] The second single, “Everything Connected”, was released on 25 April, while the third, “Singularity”, was released on 4 May, along with the album.
The album follows Hopkins’s companion previous album, Immunity.[2][3] It was released to critical acclaim and was nominated at the 2019 Grammy Awards for Best Dance/Electronic Album.https://en.wikipedia.org/wiki/Singularity_(Jon_Hopkins_album)

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Rudolf von Laban e la sua teoria del movimento a flusso continuo

Un’interconnessione con la musica e lo sviluppo musicale del bambino

Introduzione

Il legame tra il movimento e la musica è un aspetto fondamentale dello sviluppo musicale del bambino. Attraverso il movimento, i bambini esplorano il loro ambiente e sviluppano una comprensione intuitiva del ritmo e della struttura musicale. Rudolf von Laban, un pioniere della danza moderna e del movimento, ha sviluppato una teoria del movimento a flusso continuo che ha profonde interconnessioni con la musica e lo sviluppo musicale del bambino. Questo articolo esplorerà la teoria di Laban e il suo legame con la prassi musicale di Edwin Gordon, la Music Learning Theory.

Rudolf von Laban e il movimento a flusso continuo

Rudolf von Laban (1879-1958) è stato un danzatore, coreografo e teorico del movimento di origine ungherese. Laban ha sviluppato un sistema complesso per descrivere il movimento umano, noto come Labanotation, che utilizza simboli e notazioni per rappresentare il movimento nel dettaglio. Uno dei concetti chiave nella teoria del movimento di Laban è il flusso continuo, che si riferisce alla continuità e alla fluidità del movimento. Secondo Laban, il movimento umano non è costituito da singoli gesti isolati, ma da una serie di azioni interconnesse e fluide che si sviluppano nel tempo.

Interconnessioni con la musica

Le teorie di Laban sul movimento a flusso continuo hanno profonde interconnessioni con la musica. La musica stessa è un flusso continuo di suoni che si sviluppano nel tempo. La teoria di Laban suggerisce che il movimento e la musica condividono una struttura organizzativa simile, che coinvolge ritmo, tempo, spazio e dinamica. Il movimento del corpo può essere interpretato come una danza con la musica, in cui il corpo risponde e si muove in armonia con i suoni.

Sviluppo musicale del bambino

Nel contesto dello sviluppo musicale del bambino, la teoria del movimento di Laban offre importanti spunti per la pratica educativa. I bambini imparano attraverso l’esperienza fisica e l’esplorazione del proprio corpo nello spazio. Il movimento a flusso continuo permette ai bambini di esprimere il ritmo interno e di sviluppare una comprensione intuitiva della struttura musicale. Attraverso il movimento, i bambini imparano a coordinare il loro corpo con la musica e ad esprimere emozioni e sentimenti attraverso il gesto.

Interconnessione con la Music Learning Theory di Edwin Gordon

L’interconnessione tra la teoria del movimento di Laban e la prassi musicale di Edwin Gordon, la Music Learning Theory, è evidente. La Music Learning Theory di Gordon si basa sul concetto di apprendimento musicale attraverso l’orecchio interno. Secondo Gordon, i bambini imparano la musica attraverso l’ascolto e l’imitazione di modelli musicali. La teoria del movimento di Laban enfatizza l’importanza dell’esperienza fisica e del movimento nel processo di apprendimento musicale. Attraverso il movimento, i bambini sviluppano un senso del ritmo interno e una connessione intuitiva con la struttura musicale, che sono elementi fondamentali nella Music Learning Theory.

Conclusioni

Rudolf von Laban e la sua teoria del movimento a flusso continuo offrono preziose prospettive sull’interconnessione tra il movimento e la musica nello sviluppo musicale del bambino. Il movimento a flusso continuo permette ai bambini di esprimere il ritmo interno e di sviluppare una comprensione intuitiva della struttura musicale. La teoria del movimento di Laban si integra armoniosamente con la Music Learning Theory di Edwin Gordon, sottolineando l’importanza dell’esperienza fisica e del movimento come strumenti di apprendimento musicale. L’integrazione di queste teorie può arricchire l’approccio educativo alla musica e promuovere uno sviluppo musicale più completo e coinvolgente per i bambini.