Mozart e la musica che cura

La musica curativa di Mozart è uno dei fenomeni più interessanti della nostra epoca, e viene ampiamente studiata dalle neuroscienze. Si è osservato che l’ascolto di musica classica, in particolare quella di Mozart, può aiutare a migliorare la salute e ridurre lo stress.

Uno studio pubblicato nel 1993 dal dottor Frances Rauscher dell’Università della California a Irvine ha dimostrato che l’ascolto di Mozart per soli 10 minuti al giorno può migliorare le capacità cognitive dei bambini. Questo studio è stato poi ripreso in seguito da molte altre ricerche.

L’effetto della musica di Mozart sulla salute può essere apprezzato anche da coloro che hanno subito un intervento chirurgico. Uno studio condotto presso l’ospedale di Taichung nel Taiwan ha dimostrato che l’ascolto di musica di Mozart prima, durante e dopo l’operazione chirurgica può aiutare a ridurre il dolore e la tensione muscolare. Quindi accelerare il processo di guarigione.

Mozart al pianoforte. Disegno. Mozart e la musica che cura

Inoltre, la musica di Mozart può essere utile anche per i pazienti affetti da malattie neurologiche, come l’Alzheimer. Un esempio è quello di Henry, un paziente con l’Alzheimer che quasi non riusciva a parlare e interagire. Quando però gli fu somministrata la musica di Mozart, egli recuperò la sua capacità di comunicare e interagire con il mondo circostante, come documentato nel film “Awakenings” del 1990.

In sintesi, la musica curativa di Mozart può essere utilizzata per migliorare la salute sia fisica che mentale. La sua capacità di migliorare la cognizione, ridurre lo stress e migliorare il recupero dopo un intervento chirurgico è stata provata dalle neuroscienze e testimoniata da diversi episodi reali.

I genitori dovrebbero quindi incoraggiare i propri figli ad ascoltare regolarmente la musica di Mozart fin dalla più tenera età, per garantire uno sviluppo armonico del loro benessere fisico e mentale nel corso della vita.

Approfondimento: l’effetto Mozart (fonte Wikipedia)

Nello studio originario del 1993, Frances Rauscher, Gordon Shaw e Catherine Ky studiarono l’effetto dell’ascolto della musica di Mozart sul ragionamento spaziale.

I ricercatori fornirono a 36 studenti un test di ragionamento spaziale astratto, dopo aver sperimentato una di tre condizioni di ascolto: la Sonata per due pianoforti in re maggiore di Mozart, istruzioni di rilassamento verbale, o silenzio.

Fu riscontrato un miglioramento temporaneo del ragionamento spaziale, misurato dai compiti secondari del ragionamento spaziale del test QI di Stanford-Binet. Rauscher et al. evidenziano che l’effetto di miglioramento della condizione musicale è solo temporaneo: nessuno studente ha avuto effetti che si estendono oltre il periodo di 15 minuti.

Lo studio non fa alcuna dichiarazione di aumento del QI in generale (perché il QI non è mai stato misurato). I risultati furono pubblicati su Nature[1].

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